SCUOLA MEDIA “L. VANVITELLI”

L’idea della costruzione di un nuovo edificio scolastico nasce da lontano, al 1955 risale infatti la prima Delibera di Giunta, nella quale, il Sindaco faceva presente l’assoluta necessità di costruire un edificio da destinare esclusivamente al Liceo – Ginnasio ed annessa Scuola Media, pertanto, avvalendosi della Legge 9 agosto 1954 n° 645, inoltrò istanza con relazione tecnica, compilata dall’ing. Lorenzo De Masi, al Ministro della Pubblica Istruzione – Servizio Centrale per l’Edilizia Scolastica, per ottenere i benefici necessari per la costruzione della Scuola[1].

La strada si presentava lunga e tortuosa, uno spiraglio di luce si vide solo quando, nel 1964 fu approvato dalla Giunta Provinciale e vistata dalla Prefettura, il progetto per la costruzione del solo Edificio Scolastico “Scuola Media Unica ex Avviamento”, per la complessiva spesa di lire 169.500.000 e lo stralcio del 1° e 2° lotto dei lavori, per una spesa di lire 65 milioni[2].

I lavori dei primi due lotti, che nel febbraio del ‘66 erano al secondo stato di avanzamento, furono appaltati alla Ditta di Domenico Del Tufo per la spesa di lire 60.653.337, da fronteggiare con un mutuo di 65 milioni di lire concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti[3].

Nel progetto dei primi due lotti unificati fu inserita anche la somma per l’espropriazione del suolo[4], individuato in piazza Annunziata, di proprietà dei coniugi Ciaburri Diego e Pastore Rosina, del sig. Falzarano Francesco e del sig. Tirino Giovanni, già consigliere comunale per la D. C. nella Giunta Romano dal ’56 al ’60 e assessore supplente dal ’60 al ’64.

I lavori del terzo lotto che prevedevano l’impianto di riscaldamento, l’arredamento di sei aule e la gestione tecnica, per una spesa complessiva di lire 35 milioni, furono approvati dalla Giunta Comunale, che agli inizi del ’66, avvalendosi dei benefici della legge 18 dicembre 1964 n. 1358, contrasse un ulteriore mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti[5].

Intanto, nello stesso anno, si apprese da parte dei Ministeri competenti, la notizia di un finanziamento di 15 Milioni di lire per la Scuola Media di Airola, previsti dalla legge 874 del 13 luglio 1965[6].

Nel mese di luglio 1966 nuove esigenze, determinate dall’incremento della Scuola, resero necessarie la sostituzione dell’antiquata suppellettile, che proveniva dalla vecchia cessata Scuola di Avviamento Agrario. Alla Ditta artigianale Pasquale Ferrara di Airola, come già in precedenza, fu ordinato di lavorare e fornire periodicamente congrue quantità di banchi di tipo ministeriale, monoposto con relativa sedia, il tutto confezionato in legno adatto e tubatura in acciaio per le strutture portanti, al prezzo per ogni complesso (banco e sedia) di lire 10.000; nella Delibera si legge: “La Ditta Ferrara, l’unica attrezzata sul posto per simili lavori e di fronte a Ditte forestieri ha offerto e offre sempre bontà di merce ed economia di prezzi, e d’altro canto ha meritato ogni preferenza, in quanto coopera attivamente a sollevare l’economia locale e la disoccupazione”[7].

Al 1969 risalgono i lavori del quarto lotto che prevedevano, oltre alle opere murarie realizzate dall’Impresa Domenico Del Tufo, per una spesa di lire 21.320.000, anche l’impianto di riscaldamento aggiudicato alla Ditta Agostino Gamba di Napoli per una spesa di lire 6.522.000[8].

Il progetto generale inerente i lavori di costruzione dell’edificio, in data 25 settembre 1970, fu approvato dalla Giunta Comunale, per una spesa complessiva di lire 269.072.700; tuttavia nel 1972, quando erano in corso i lavori del quinto ed ultimo lotto, affidati alla Ditta Luigi Del Tufo, per una spesa iniziale di 115 milioni, si ritenne meritevole di approvazione, il progetto variativo e suppletivo del Direttore dei lavori, ing. Lorenzo De Masi, in base al quale, l’importo globale dell’opera si elevava da lire 269.072.700 a lire 276.379.700, di conseguenza, la differenza di lire 7.307.000 incise sul quinto lotto che si elevò, in armonia alla perizia variativa, da lire 115 milioni a lire 122.307.000[9].

Nella seduta del 22 giugno 1973, il Consiglio Comunale approvò la richiesta del Preside prof. Sabatino Falzarano, di intitolare il nuovo edificio scolastico a “Luigi Vanvitelli”, pittore e architetto italiano.

Il 13 dicembre dello stesso anno, per volontà di un gruppo di persone, riunitesi in un apposito Comitato[10], presieduto dal dott. Michele Del Viscovo, fu organizzata la giornata Vanvitelliana che prevedeva una serie di significative manifestazioni, prima fra tutte l’inaugurazione della nuova Scuola[11].

Si riporta integralmente il discorso del Sindaco Romano:

Eccellenze, Signore, Signori,

ho l’ambito onore di aprire con l’inaugurazione di questa Scuola Media le celebrazioni in Airola del grande artista napoletano Luigi Vanvitelli, nel bicentenario della Sua morte; personaggio a noi assai caro per il vivo, perenne ricordo che di Lui abbiamo in una delle Sue più suggestive opere: la vicina Chiesa dell’Annunziata.

Dell’insigne artista vi parlerà, di qui a poco, con la dovuta magistrale competenza, l’Architetto Signora Gaetana Cantone, della Facoltà di Architettura di Napoli. A me non resta che interpretare l’orgoglio di tutti i cittadini di Airola e dell’Amministrazione Comunale che presiedo, nell’onorare l’illustre Maestro intitolandogli questo Istituto, perché le presenti e future generazioni vi trovino quegli insegnamenti indispensabili nell’avventura meravigliosa della vita.

Un particolare saluto augurale rivolgiamo, quindi, in questa sede al valente Prof. Sabatino Falzarano che, nella Sua qualità di Preside, pensoso dell’avvenire dei giovani, solerte regge le sorti di questa nuova Scuola cui, come innanzi detto, è stata data, quale significativa bandiera, il nome del Vanvitelli, anche a testimonianza della gratitudine del popolo di Airola per quanto, del Suo genio, l’artista gli lasciò in preziosa eredità.

Al Comitato promotore, presieduto dal dott. Michele del Viscovo, validamente coadiuvato da tutti i membri del Comitato stesso, vanno il nostro vivo plauso e i più sentiti ringraziamenti. Un saluto riconoscente e ammirazione esprimiamo ai valenti esecutori del Concerto dell’Orchestra da Camera bulgara, diretta dal Maestro Direttore Borislav Ivanov che, in questo stesso pomeriggio si esibiranno per la gioia di tutti noi.

A chiusura di questa mia breve e modesta introduzione alle celebrazioni vanvitelliane di Airola m’è doveroso porgere un grato saluto alle personalità che oggi ci onorano della loro presenza, contribuendo in tal modo alla solennità che le celebrazioni stesse comportano, nella certezza della loro felice riuscita[12].


[1] Costruzione Edificio Scolastico per il Liceo – Ginnasio Statale con annessa Scuola Media, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 35, 22 settembre 1955.

[2] Costruzione dell’Edificio Scolastico Scuola Media Unica ex Avviamento – Terzo Lotto, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 2, 24 gennaio 1966.

[3] Edificio Scolastico Scuola Media Unica (ex Avviamento) I° e II° lotto unificati – Secondo Stato di Avanzamento, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 10, 4 febbraio 1966.

[4] Pagamento espropriazione suolo Scuola Media (ex avviamento) alla Ditta Tirino Giovanni, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 109, 28 luglio 1967.

[5] Costruzione dell’Edificio Scolastico Scuola Media Unica ex Avviamento – Terzo Lotto, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 2, 24 gennaio 1966.

[6] In tutta la Provincia. Finanziata la costruzione di molti edifici scolastici, “Roma”, 30 gennaio 1966, p. 7.

[7] Spesa per banchi scolastici forniti alla Scuola Media, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 96, 20 luglio 1966.

[8] Legge 28 luglio 1967, n. 641 – Costruzione 4° lotto Scuola Media – Appalto opere murarie e riscaldamento – Approvazione, “Deliberazione  Giunta Comunale Airola”,  N. 135, 23 giugno 1969.

[9] Legge 28 luglio 1967, n. 641 – Costruzione edificio Scuola Media – 5° lotto – Approvazione perizia variativa e suppletiva, “Deliberazione  Giunta Comunale Airola”,  N. 143, 23 giugno 1972.

[10] Del Comitato promotore fanno parte: rag. Giuseppe Beatrice, dott. Paolo D’Angelo, geom. Luigi Del Tufo, prof. Lorenzo Di Fabrizio, dott. Antonio Falco, prof. Sabatino Falzarano, prof. Carmine Fucci, prof. Pasquale Ianniello, avv. Cosimo Izzo, dott. Tullio Matriciani, prof. Antonio Mauro, prof. Luigi Meccariello, avv. Pasquale Moscato, avv. Mario Omaggio, prof. Erasmo Petringa, prof. Antonio Pisaniello, avv. Fausto Samela, dott. Domenico Sannino.

[11] A. Pisaniello, Airola ha reso omaggio all’architetto Vanvitelli, “Messaggio d’oggi”, 20 dicembre 1973, p. 2; T. Matriciani, La “Giornata Vanvitellina” di Airola, “Roma”, 22 dicembre 1973, p. 6.

[12] D. Romano, Discorso augurale Scuola Media “L. Vanvitelli”,13 dicembre 1973. Archivio privato Ruggiero – Romano.

AIROLA. Un triste parcheggio

La Piazza di un paese, che si apre in mezzo a stradine che affacciano su piazzette con chiese e palazzi di pregio, rappresenta l’essenza di una comunità e assume un ruolo di palcoscenico della microsocietà.

Ad Airola probabilmente, questo elementare concetto di “Piazza” non è conosciuto, oppure, forse non va più di moda. Ciò che invece va di moda, e anche parecchio, è trasformare una Piazza settecentesca, che ha rappresentato il centro indiscusso della vita politica-amministrativa della città, in un parcheggio.

L’attivazione di percorsi di traffico sperimentali hanno annullato il vero senso di una Piazza, dove ci si incontra, si parla, si cammina e magari si ammirano le bellezze architettoniche sorseggiando un buon caffè o gustando prodotti tipici locali.

Trasformare una piazza che si rispetti in un parcheggio è facilissimo, i parcheggi, quantunque siano uno strumento importantissimo per la funzionalità urbana, andrebbero collocati in aree più adatte e non in una piazza settecentesca che dovrebbe rimanere un luogo d’incontro per i cittadini dove fermarsi, sedersi ai tavoli dei locali e assaporare un’atmosfera d’altri tempi senza auto e senza smog.

La piazza è dunque lo specchio di una città, il simbolo di ciò a cui si tiene di più; tutte sono caratterizzate da un monumento, anche nella nostra Piazza Vincenzo Lombardi al centro troneggia un monumento in ricordo dei caduti di tutte le guerre, che oggi si presenta in uno stato di incuria indicibile con i nomi dei tanti valorosi eroi quasi completamente cancellati dal tempo.

Le piazze sono luogo della memoria da conservare poiché, racchiudono tanti ricordi che non possono essere cancellati con un semplice parcheggio.

AIROLA. LA SCUOLA ELEMENTARE

AIROLA. LA SCUOLA ELEMENTARE

La Scuola Elementare, oltre ad essere un importantissimo fattore di sviluppo sociale, ha sempre rappresentato una fondamentale fase di transizione nella vita di un bambino; tra le opere realizzate in materia di edilizia scolastica dall’Amministrazione Romano, la costruzione della Scuola Elementare Capoluogo, in via Nicola Romano, merita appieno il primo posto.

L’intera progettazione della Scuola fu affidata alla professionalità e alla competenza dell’ing. Lorenzo De Masi; la spesa di 105 milioni di lire, previsti per la costruzione dei primi tre lotti, andarono interamente a carico del Ministero dei Lavori Pubblici e della Cassa per il Mezzogiorno, senza alcun onere per il Comune di Airola[1].

Dal 1957 al 1960 fu costruito il primo lotto dell’Edificio con le aule e la palestra coperta per un importo di 45 milioni; per l’arredamento delle aule già costruite e per la costruzione di un quarto fabbricato, fu approvato il progetto del secondo lotto già finanziato per altri 35 milioni[2].

Alla Ditta Domenico Del Tufo venne conferito l’appalto per l’esecuzione dei lavori di costruzione del 2° lotto di 24 aule[3]; il progetto della seconda fase, prevedeva anche lavori di rivestimento della palestra, dei locali spogliatoio con piastrelle maiolicate colorate, e del refettorio[4].

Intanto, nel 1963, la Giunta Romano aveva già chiesto e ottenuto dal Prefetto:

l’autorizzazione a procedere all’appalto dei lavori per l’impianto di riscaldamento centrale a termosifone, dando così inizio ai lavori del 3° lotto[5], (per il quale furono richiesti altri 25 milioni di lire); la fornitura dell’arredamento delle prime aule scolastiche, nonché il completamento dell’impianto radiotelevisivo e dell’impianto di illuminazione esterna[6]; infine l’autorizzazione a procedere all’appalto dei lavori per la sistemazione esterna dell’edificio scolastico[7].

L’iter burocratico e finanziario fu lungo e impegnativo, per la realizzazione del 4° lotto fu necessario assumere, con la Direzione Generale della Cassa Depositi e Prestiti, un mutuo di lire 18.500.000, da restituire in 35 annualità[8]; i lavori riguardarono l’arredamento della palestra, del refettorio e degli Uffici per la Direzione Didattica; la costruzione di una pensilina di allacciamento dei quattro corpi di fabbrica; la recinzione; la sistemazione dell’area esterna con vialetti asfaltati, marciapiedi, aiuole e rete di fognatura per le acque pluviali.

Nell’ottobre del 1970, i lavori murari dell’intero edificio furono collaudati dall’ing. Ciro Mirante, approvati poi dalla Giunta Comunale[9]; la Scuola che disponeva di 25 ampie e luminose aule, cinque grandi sale, il refettorio con cucina, la palestra coperta, gli uffici per la Direzione Didattica e altri locali di servizio, poteva dirsi finalmente completata.

Ettore RUGGIERO


[1]Chiarimento mediante manifesto circa pratica svolta per l’area dell’edificio scolastico delle scuole elementari, “Deliberazione Consiglio Comunale Airola”, N. 15, 29 maggio 1963.

[2] D. Romano, Documenti privati, 1960. Archivio privato Ruggiero – Romano.

[3] Lavori di costruzione dell’Edificio Scolastico a 24 aule per la Scuola Elementare 2° Lotto verbale di concordamento di nuovo prezzo, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 7, 17 marzo 1964.

[4] Edificio Scolastico Scuole Elemetari 2° lotto 4° ed ultimo stato di avanzamento, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 5, 17 marzo 1964.

[5] Edificio Scolastico per le Scuole Elementari 3° Lotto licitazione privata per l’impianto di riscaldamento a termosifoni, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”,  N. 9, 20 marzo 1963.

[6] Edificio Scolastico per le Scuole Elementari – Arredamento di N. 4 Aule – Completamento Impianto radiotelevisivo Impianto illuminazione esterna,  “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 27, 8 maggio 1963.

[7] Edificio Scolastico per le Scuole Elementari 3° Lotto. Licitazione privata per la sistemazione esterna ed opere d’arte, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 26, 8 maggio 1963.

[8] Contrattazione mutuo di L. 18.500.000 per costruzione 4° Lotto Edificio Scuola Elementare del Capoluogo, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 95, 20 luglio 1966.

[9] Legge 18 dicembre 1958, n. 1358. Costruzione edificio scuole elementari – 4° Lotto – Approvazione collaudo, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 39, 9 marzo 1971.

STRAORDINARIA SCOPERTA AD AIROLA: RITROVATE LE RELIQUIE DI SANT’ANGELO CARMELITANO CON SAN FESTO, FEDELE E COSTANZO MARTIRI

Martedì 16 luglio 2019, nella splendida cornice della Chiesa della Santissima Annunziata, una grande emozione ha accompagnato la solenne concelebrazione presieduta da S. Ecc. Mons. Domenico Battaglia affiancato dal parroco Don Liberato Maglione e dalle autorità religiose “Passioniste” e “Francescane”.

Una straordinaria scoperta ha contraddistinto la solennità della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, infatti durante la celebrazione ha avuto luogo l’emozionante esposizione al culto di un’urna d’argento a forma di cassa chiusa, contenente alcuni frammenti ossei di Sant’Angelo carmelitano e dei Santi Festo, Fedele e Costanzo martiri, da ritenersi autentici non solo per il cartiglio visibilmente ben conservato e leggibile, applicato su ogni reliquia ma anche perché ne parla Filippo Albini in un documento del 14 novembre 1701.

Queste ossa di Santi sono state ritrovate da Don Liberato Maglione, parroco dei Santi Giorgio e Lorenzo, martiri, in un armadio della sagrestia della Chiesa della Santissima Annunziata.

La scoperta e la deposizione dell’urna, sotto l’altare della Beata Vergine del Monte Carmelo, hanno un’importanza non solo storica e archeologica, ma ancora di più spirituale e religiosa.

Nella stessa serata è stato anche riposizionato, dopo attento restauro, sul quinto altare a sinistra, la Sacra Tavola raffigurante la Madonna del Carmelo con il Bambino adorata da due Santi carmelitani, di un ignoto pittore campano attivo nel secolo XVIII.

E’ stato un rito religioso molto intenso e a tratti emozionante, una serata, quella di ieri che resterà nella storia della Città di Airola e nei cuori dei tanti fedeli che hanno partecipato con devozione alla Santa Messa.

ETTORE RUGGIERO

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