AIROLA (GIA PERLA DELLA VALLE CAUDINA) – ITINERARIO TURISTICO

ITINERARIO TURISTICO   1 – Raduno in Largo Capone e visita ai Giardini Pubblici diventati ostaggio del degrado, dove sarà possibile apprezzare aiuole spelacchiate, panchine rotte, contenitori di cemento divelti e giochi per i bambini abbandonati. 2 – Partenza per raggiunge Piazza della Vergogna (già dell’Annunziata). Raggiunto il Piazzale della…

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Airola: il 15 settembre la chiesa dell’Addolorata diventa santuario mariano

Il tradizionale appuntamento settembrino con la festa di Maria SS. Addolorata è certamente da annoverare tra gli avvenimenti più antichi e colmi di fede che il popolo di Airola possa conservare. Quest’anno, i festeggiamenti assumeranno un’importanza storica di particolare rilevanza, in quanto, S.Ecc. Rev. Mons. Giuseppe Mazzafaro ufficializzerà l’erezione a…

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SCUOLA MEDIA “L. VANVITELLI”

L’idea della costruzione di un nuovo edificio scolastico nasce da lontano, al 1955 risale infatti la prima Delibera di Giunta, nella quale, il Sindaco faceva presente l’assoluta necessità di costruire un edificio da destinare esclusivamente al Liceo – Ginnasio ed annessa Scuola Media, pertanto, avvalendosi della Legge 9 agosto 1954 n° 645, inoltrò istanza con relazione tecnica, compilata dall’ing. Lorenzo De Masi, al Ministro della Pubblica Istruzione – Servizio Centrale per l’Edilizia Scolastica, per ottenere i benefici necessari per la costruzione della Scuola[1].

La strada si presentava lunga e tortuosa, uno spiraglio di luce si vide solo quando, nel 1964 fu approvato dalla Giunta Provinciale e vistata dalla Prefettura, il progetto per la costruzione del solo Edificio Scolastico “Scuola Media Unica ex Avviamento”, per la complessiva spesa di lire 169.500.000 e lo stralcio del 1° e 2° lotto dei lavori, per una spesa di lire 65 milioni[2].

I lavori dei primi due lotti, che nel febbraio del ‘66 erano al secondo stato di avanzamento, furono appaltati alla Ditta di Domenico Del Tufo per la spesa di lire 60.653.337, da fronteggiare con un mutuo di 65 milioni di lire concesso dalla Cassa Depositi e Prestiti[3].

Nel progetto dei primi due lotti unificati fu inserita anche la somma per l’espropriazione del suolo[4], individuato in piazza Annunziata, di proprietà dei coniugi Ciaburri Diego e Pastore Rosina, del sig. Falzarano Francesco e del sig. Tirino Giovanni, già consigliere comunale per la D. C. nella Giunta Romano dal ’56 al ’60 e assessore supplente dal ’60 al ’64.

I lavori del terzo lotto che prevedevano l’impianto di riscaldamento, l’arredamento di sei aule e la gestione tecnica, per una spesa complessiva di lire 35 milioni, furono approvati dalla Giunta Comunale, che agli inizi del ’66, avvalendosi dei benefici della legge 18 dicembre 1964 n. 1358, contrasse un ulteriore mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti[5].

Intanto, nello stesso anno, si apprese da parte dei Ministeri competenti, la notizia di un finanziamento di 15 Milioni di lire per la Scuola Media di Airola, previsti dalla legge 874 del 13 luglio 1965[6].

Nel mese di luglio 1966 nuove esigenze, determinate dall’incremento della Scuola, resero necessarie la sostituzione dell’antiquata suppellettile, che proveniva dalla vecchia cessata Scuola di Avviamento Agrario. Alla Ditta artigianale Pasquale Ferrara di Airola, come già in precedenza, fu ordinato di lavorare e fornire periodicamente congrue quantità di banchi di tipo ministeriale, monoposto con relativa sedia, il tutto confezionato in legno adatto e tubatura in acciaio per le strutture portanti, al prezzo per ogni complesso (banco e sedia) di lire 10.000; nella Delibera si legge: “La Ditta Ferrara, l’unica attrezzata sul posto per simili lavori e di fronte a Ditte forestieri ha offerto e offre sempre bontà di merce ed economia di prezzi, e d’altro canto ha meritato ogni preferenza, in quanto coopera attivamente a sollevare l’economia locale e la disoccupazione”[7].

Al 1969 risalgono i lavori del quarto lotto che prevedevano, oltre alle opere murarie realizzate dall’Impresa Domenico Del Tufo, per una spesa di lire 21.320.000, anche l’impianto di riscaldamento aggiudicato alla Ditta Agostino Gamba di Napoli per una spesa di lire 6.522.000[8].

Il progetto generale inerente i lavori di costruzione dell’edificio, in data 25 settembre 1970, fu approvato dalla Giunta Comunale, per una spesa complessiva di lire 269.072.700; tuttavia nel 1972, quando erano in corso i lavori del quinto ed ultimo lotto, affidati alla Ditta Luigi Del Tufo, per una spesa iniziale di 115 milioni, si ritenne meritevole di approvazione, il progetto variativo e suppletivo del Direttore dei lavori, ing. Lorenzo De Masi, in base al quale, l’importo globale dell’opera si elevava da lire 269.072.700 a lire 276.379.700, di conseguenza, la differenza di lire 7.307.000 incise sul quinto lotto che si elevò, in armonia alla perizia variativa, da lire 115 milioni a lire 122.307.000[9].

Nella seduta del 22 giugno 1973, il Consiglio Comunale approvò la richiesta del Preside prof. Sabatino Falzarano, di intitolare il nuovo edificio scolastico a “Luigi Vanvitelli”, pittore e architetto italiano.

Il 13 dicembre dello stesso anno, per volontà di un gruppo di persone, riunitesi in un apposito Comitato[10], presieduto dal dott. Michele Del Viscovo, fu organizzata la giornata Vanvitelliana che prevedeva una serie di significative manifestazioni, prima fra tutte l’inaugurazione della nuova Scuola[11].

Si riporta integralmente il discorso del Sindaco Romano:

Eccellenze, Signore, Signori,

ho l’ambito onore di aprire con l’inaugurazione di questa Scuola Media le celebrazioni in Airola del grande artista napoletano Luigi Vanvitelli, nel bicentenario della Sua morte; personaggio a noi assai caro per il vivo, perenne ricordo che di Lui abbiamo in una delle Sue più suggestive opere: la vicina Chiesa dell’Annunziata.

Dell’insigne artista vi parlerà, di qui a poco, con la dovuta magistrale competenza, l’Architetto Signora Gaetana Cantone, della Facoltà di Architettura di Napoli. A me non resta che interpretare l’orgoglio di tutti i cittadini di Airola e dell’Amministrazione Comunale che presiedo, nell’onorare l’illustre Maestro intitolandogli questo Istituto, perché le presenti e future generazioni vi trovino quegli insegnamenti indispensabili nell’avventura meravigliosa della vita.

Un particolare saluto augurale rivolgiamo, quindi, in questa sede al valente Prof. Sabatino Falzarano che, nella Sua qualità di Preside, pensoso dell’avvenire dei giovani, solerte regge le sorti di questa nuova Scuola cui, come innanzi detto, è stata data, quale significativa bandiera, il nome del Vanvitelli, anche a testimonianza della gratitudine del popolo di Airola per quanto, del Suo genio, l’artista gli lasciò in preziosa eredità.

Al Comitato promotore, presieduto dal dott. Michele del Viscovo, validamente coadiuvato da tutti i membri del Comitato stesso, vanno il nostro vivo plauso e i più sentiti ringraziamenti. Un saluto riconoscente e ammirazione esprimiamo ai valenti esecutori del Concerto dell’Orchestra da Camera bulgara, diretta dal Maestro Direttore Borislav Ivanov che, in questo stesso pomeriggio si esibiranno per la gioia di tutti noi.

A chiusura di questa mia breve e modesta introduzione alle celebrazioni vanvitelliane di Airola m’è doveroso porgere un grato saluto alle personalità che oggi ci onorano della loro presenza, contribuendo in tal modo alla solennità che le celebrazioni stesse comportano, nella certezza della loro felice riuscita[12].


[1] Costruzione Edificio Scolastico per il Liceo – Ginnasio Statale con annessa Scuola Media, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 35, 22 settembre 1955.

[2] Costruzione dell’Edificio Scolastico Scuola Media Unica ex Avviamento – Terzo Lotto, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 2, 24 gennaio 1966.

[3] Edificio Scolastico Scuola Media Unica (ex Avviamento) I° e II° lotto unificati – Secondo Stato di Avanzamento, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 10, 4 febbraio 1966.

[4] Pagamento espropriazione suolo Scuola Media (ex avviamento) alla Ditta Tirino Giovanni, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 109, 28 luglio 1967.

[5] Costruzione dell’Edificio Scolastico Scuola Media Unica ex Avviamento – Terzo Lotto, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 2, 24 gennaio 1966.

[6] In tutta la Provincia. Finanziata la costruzione di molti edifici scolastici, “Roma”, 30 gennaio 1966, p. 7.

[7] Spesa per banchi scolastici forniti alla Scuola Media, “Deliberazione Giunta Comunale Airola”, N. 96, 20 luglio 1966.

[8] Legge 28 luglio 1967, n. 641 – Costruzione 4° lotto Scuola Media – Appalto opere murarie e riscaldamento – Approvazione, “Deliberazione  Giunta Comunale Airola”,  N. 135, 23 giugno 1969.

[9] Legge 28 luglio 1967, n. 641 – Costruzione edificio Scuola Media – 5° lotto – Approvazione perizia variativa e suppletiva, “Deliberazione  Giunta Comunale Airola”,  N. 143, 23 giugno 1972.

[10] Del Comitato promotore fanno parte: rag. Giuseppe Beatrice, dott. Paolo D’Angelo, geom. Luigi Del Tufo, prof. Lorenzo Di Fabrizio, dott. Antonio Falco, prof. Sabatino Falzarano, prof. Carmine Fucci, prof. Pasquale Ianniello, avv. Cosimo Izzo, dott. Tullio Matriciani, prof. Antonio Mauro, prof. Luigi Meccariello, avv. Pasquale Moscato, avv. Mario Omaggio, prof. Erasmo Petringa, prof. Antonio Pisaniello, avv. Fausto Samela, dott. Domenico Sannino.

[11] A. Pisaniello, Airola ha reso omaggio all’architetto Vanvitelli, “Messaggio d’oggi”, 20 dicembre 1973, p. 2; T. Matriciani, La “Giornata Vanvitellina” di Airola, “Roma”, 22 dicembre 1973, p. 6.

[12] D. Romano, Discorso augurale Scuola Media “L. Vanvitelli”,13 dicembre 1973. Archivio privato Ruggiero – Romano.

AIROLA. Un triste parcheggio

La Piazza di un paese, che si apre in mezzo a stradine che affacciano su piazzette con chiese e palazzi di pregio, rappresenta l’essenza di una comunità e assume un ruolo di palcoscenico della microsocietà.

Ad Airola probabilmente, questo elementare concetto di “Piazza” non è conosciuto, oppure, forse non va più di moda. Ciò che invece va di moda, e anche parecchio, è trasformare una Piazza settecentesca, che ha rappresentato il centro indiscusso della vita politica-amministrativa della città, in un parcheggio.

L’attivazione di percorsi di traffico sperimentali hanno annullato il vero senso di una Piazza, dove ci si incontra, si parla, si cammina e magari si ammirano le bellezze architettoniche sorseggiando un buon caffè o gustando prodotti tipici locali.

Trasformare una piazza che si rispetti in un parcheggio è facilissimo, i parcheggi, quantunque siano uno strumento importantissimo per la funzionalità urbana, andrebbero collocati in aree più adatte e non in una piazza settecentesca che dovrebbe rimanere un luogo d’incontro per i cittadini dove fermarsi, sedersi ai tavoli dei locali e assaporare un’atmosfera d’altri tempi senza auto e senza smog.

La piazza è dunque lo specchio di una città, il simbolo di ciò a cui si tiene di più; tutte sono caratterizzate da un monumento, anche nella nostra Piazza Vincenzo Lombardi al centro troneggia un monumento in ricordo dei caduti di tutte le guerre, che oggi si presenta in uno stato di incuria indicibile con i nomi dei tanti valorosi eroi quasi completamente cancellati dal tempo.

Le piazze sono luogo della memoria da conservare poiché, racchiudono tanti ricordi che non possono essere cancellati con un semplice parcheggio.