AIROLA. IL CASTELO MEDIEVALE E’ NUOVAMENTE DI PROPRIETA’ COMUNALE

Castello di AirolaDopo una lunga procedura, finalizzata all’acquisizione del Castello medievale di Airola, oggi finalmente, possiamo ufficialmente dire che il sito medievale è ritornato ai legittimi proprietari, la comunità di Airola, infatti con il protocollo d’intesa con la proprietà, sottoscritto il 30 giugno 2015 e con la successiva delibera di consiglio comunale n° 20 del 4 agosto 2015, in cui veniva approvato il progetto per l’acquisizione espropriativa ed il recupero del Castello in Monteoliveto, si è definitivamente messo un punto su una problematica che si protraeva da moltissimi anni.

Il Comune di Airola, per riappropriarsi dei ruderi del Castello, avviò concretamente una procedura amministrativa già nel 2010, con l’allora Sindaco Biagio Supino, attraverso la delibera di giunta Comunale del 9 febbraio 2010 avente per oggetto: “Adozione del PUA con valore e portata di Programma Integrato di riqualificazione urbanistica, edilizia ed ambientale ex L.R. 26/2002”.

In tale delibera veniva altresì specificato che con la futura approvazione del suddetto Programma, sarebbe stato apposto un vincolo di destinazione e salvaguardia preordinato all’esproprio degli immobili in Comune di Airola, di proprietà  di Claudio Miele e Roberto Miele, divenuti proprietari per successione della Sig.ra Rungi Giovanna, e più precisamente l’area adibita ad uliveto, della superficie di circa 30.700 mq. e l’immobile  “Castello” della superficie di circa 2.150 mq.

I medesimi proprietari informati dal Comune di Airola, dell’approvazione della Delibera, risposero con una missiva nel febbraio dello stesso anno, indirizzata al Sindaco e alla Segreteria del Settore Pianificazione Territoriale del Comune di Airola, in cui venivano esposte una serie di considerazioni e la richiesta di eliminazione della summenzionata previsione espropriativa sulle aree di loro proprietà  e dunque che esse venissero stralciate dal P.I. medesimo.

Tuttavia con la Deliberazione della Giunta Comunale n° 287 del 7 dicembre 2010, viene approvato il Programma Integrato di Riqualificazione, Edilizia ed Ambientale in sigla P.I.R.U.E.A, apparso sul BURC nel gennaio del 2011.

I proprietari del maniero vengono informati, con raccomandata, che era stato approvato il Programma in oggetto, con il quale veniva apposto un vincolo di destinazione e salvaguardia preordinato all’esproprio sulle aree di loro proprietà.

A questo seguì, da parte dei proprietari, un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica nell’ aprile del 2011, in cui si chiedeva l’annullamento della Deliberazione di Giunta con la quale si approvava il P.I.R.U.E.A., nella parte in cui fu imposto un “vincolo di destinazione e salvaguardia preordinato all’esproprio”  del fabbricato diruto (castello ), sostenendo che il provvedimento era nel complesso illegittimo.

Gran parte delle motivazioni, esposte nel ricorso, furono ritenute non fondate, in ragione del sistema procedimentale correttamente seguito, della complessità e sovrapposizione di norme (urbanistiche

regionali/espropriative nazionali) e del fatto che, in ogni caso, il Castello, contrariamente a quanto sostenuto dai proprietari, è bene comunque puntualmente già vincolato quale bene (culturale) già ex legge 1089/1939 dichiarato di interesse particolarmente importante.

Un ruolo determinante, in questa difficile operazione di riappropriazione del simbolo storico della Città di Airola, indubbiamente è stato svolto anche dal Movimento Cinque Stelle locale capeggiato dall’attivista Bartolomeo Laudando e dal Movimento “Città Sostenibile” nella persona del suo portavoce provinciale Giuseppe Falzarano, che da diversi anni, denunciavano agli enti competenti la necessità urgente di intervenire sulle condizioni di estremo degrado del manufatto.

Inoltre i due Movimenti nel marzo del 2012 avviarono una petizione popolare raccogliendo un numero cospicuo di firme, poi consegnate al Comune, con cui veniva chiesto al nuovo Sindaco Michele Napoletano e a tutta l’Amministrazione Comunale che, in modo concreto e convinto, si attivasse ogni procedura legale utile all’acquisizione al patrimonio Comunale di Airola del Castello feudale a Monteoliveto, compresa tutta l’area circostante, che continuava a tenere prigioniero il maniero storico per il suo recupero strutturale e ridarlo alla città.

Questa lunga telenovela oggi finalmente si può dire conclusa, in quanto l’Amministrazione Comunale, capeggiata dall’attuale Sindaco Michele Napoletano, in seno alle sue competenze ha reso possibile, attraverso un intervento risolutivo, l’acquisizione della fortezza medievale, nel patrimonio della Comunità Airolana, per una somma di € 150.000,00 (110.000,00 per l’acquisto ed il resto per le procedure derivanti e connesse).

Questa acquisizione ha dato la possibilità di inserire il rudere nel programma delle manifestazioni del Progetto “I Longobardi ed il Sannio”, promosso dalla Provincia e finanziato dalla Regione Campania, organizzando una visita guidata al maniero Domenica 27 settembre scorso.

Il Monumento, come è stato più volte sottolineato dalla Sovrintendenza, è ancora fortemente compromesso dalle precarie condizioni dovute alla presenza di forti infiltrazioni di vegetazione spontanea con estese perdite di materiale legante e deficienze strutturali, con chiaro rischio di collassamento della struttura.

Si auspica quindi che al più presto tale situazione venga risolta intraprendendo quelle dovute accortezze di sicurezza strutturale del “bene”, ormai archeologico, e concretamente iniziare a pensare ad uno scientifico ed organico studio di tutela e valorizzazione che conduca ad una progettazione, quantomeno preliminare, di recupero “scientifico” attraverso competenze specialistiche, che possano avviare quel processo di fruizione culturale e di memoria storica tanto auspicato, coinvolgendo, perché no, anche il Touring Club Italiano che ha fatto visita alla cittadina l’11 ottobre scorso, con una sua folta rappresentanza, apprezzandone appieno le bellezze storico-artistiche del territorio caudino.

ETTORE RUGGIERO

Benevento, anno XXXVIII – n. 16

16 – 31 OTTOBRE 2015 “Realtà Sannita” QUINDICINALE D’INFORMAZIONE E DISCUSSIONE, pp. 9,10

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