E’ con grande piacere che ho accettato l’invito dell’amica Liana Falzarano di ripercorrere le tappe salienti della sua vita professionale, caratterizzata dal lavoro di ricerca artistica e dall’amore che, da sempre, nutre per l’arte.
La mostra per il ventennale artistico della pittrice, fin da subito, rivela un campo d’indagine ampio, incentrato principalmente sulla ricerca artistica intesa come creazione.
Liana sperimenta inizialmente la tecnica del carboncino per poi continuare con il disegno chiaroscuro della matita su carta che le permette di mettere in risalto l’anatomia dei corpi.
Gli studi portano la giovane artista alla conoscenza della portata rivoluzionaria dell’arte naturalistica caravaggesca, inizia così uno studio attento della sovrapposizione delle tonalità chiare e tonalità scure, ricercando continuamente la fonte di luce più adatta.
La sua attenzione si concentra poi sulla tecnica dell’acquerello e si rimane affascinati dai suoi paesaggi trasudanti di luce, luce intesa come ricerca dell’essenza dove, la trasparenza dei colori trasmette freschezza e luminosità alle opere: “Passeggiata a Parigi” e “Riflessi in acqua”.
Superato lo studio della tecnica dell’acquerello, Liana continua inesorabilmente la sua costante ricerca artistica per dare vita e forma alle sue immagini.
Lasciandosi aiutare poi dalla inseparabile macchina fotografica, che le permetterà di bloccare il tempo, la giovane pittrice realizza, con la tecnica pittorica a olio, paesaggi vivi e realistici; riesce ad ottenere, grazie agli effetti di luce, l’illusione della profondità, come nell’opera “Grotta di Paxos” in Grecia, difficilmente raggiungibili con altre tecniche pittoriche.
La mescolanza di luci e ombre crea l’illusione di una terza dimensione!
Le esperienze dei viaggi in Africa e in Oriente diventano un’occasione straordinaria per osservare ed assorbire culture diverse, per poi rilanciarle sotto forma di arte.
Nelle sue opere traspare lo stato d’animo, i valori e le abitudini di vita di popoli molto diversi da quelli occidentali.
Il “Ritratto di donna Gadana dai tipici orecchini di paglia” eseguito con la tecnica del pastello e l’ “Anziana venditrice Thailandese”, realizzato con la tecnica pittorica dell’olio su tavola, rivelano come l’artista sia capace di interpretare nei suoi ritratti un temperamento e un carattere attraverso l’espressività dei volti.
Nelle sue opere traspare una serenità di sentimento capace di muovere le corde dell’animo!
Liana è un’artista completa e in costante crescita che, attraverso la sperimentazione e lo studio delle diverse tecniche artistiche, non vuole lasciarsi sfuggire nulla per ricercare la luce della natura, quella spirituale, come nello splendore dei tanti paesaggi o nella intensità di uno sguardo delle sue figure.
ETTORE RUGGIERO
Estratto dal catalogo della mostra: “MOMENTI” di Liana Falzano. Aprile 2017