AIROLA. Un triste parcheggio

La Piazza di un paese, che si apre in mezzo a stradine che affacciano su piazzette con chiese e palazzi di pregio, rappresenta l’essenza di una comunità e assume un ruolo di palcoscenico della microsocietà.

Ad Airola probabilmente, questo elementare concetto di “Piazza” non è conosciuto, oppure, forse non va più di moda. Ciò che invece va di moda, e anche parecchio, è trasformare una Piazza settecentesca, che ha rappresentato il centro indiscusso della vita politica-amministrativa della città, in un parcheggio.

L’attivazione di percorsi di traffico sperimentali hanno annullato il vero senso di una Piazza, dove ci si incontra, si parla, si cammina e magari si ammirano le bellezze architettoniche sorseggiando un buon caffè o gustando prodotti tipici locali.

Trasformare una piazza che si rispetti in un parcheggio è facilissimo, i parcheggi, quantunque siano uno strumento importantissimo per la funzionalità urbana, andrebbero collocati in aree più adatte e non in una piazza settecentesca che dovrebbe rimanere un luogo d’incontro per i cittadini dove fermarsi, sedersi ai tavoli dei locali e assaporare un’atmosfera d’altri tempi senza auto e senza smog.

La piazza è dunque lo specchio di una città, il simbolo di ciò a cui si tiene di più; tutte sono caratterizzate da un monumento, anche nella nostra Piazza Vincenzo Lombardi al centro troneggia un monumento in ricordo dei caduti di tutte le guerre, che oggi si presenta in uno stato di incuria indicibile con i nomi dei tanti valorosi eroi quasi completamente cancellati dal tempo.

Le piazze sono luogo della memoria da conservare poiché, racchiudono tanti ricordi che non possono essere cancellati con un semplice parcheggio.

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