Il dipinto prende ispirazione da una cartolina in bianco e nero degli anni ’50 raffigurante la Chiesa Madre di San Giorgio Martire al centro della piazza Vincenzo Lombardi.
Questa creazione artistica evoca memorie intrise di nostalgia di una piazza che in passato incarnava il fulcro vitale della vita politica e amministrativa della città, un luogo dove le vicende storiche si intrecciavano con le esperienze quotidiane dei suoi abitanti, lasciando un’impronta indelebile nella memoria collettiva.
L’osservazione dell’opera d’arte trasporta lo spettatore in un viaggio nel passato, mentre l’autore, con una meticolosa precisione, impiega combinazioni calibrate di bianco e nero per creare un’atmosfera che evoca vividamente le sfumature della memoria storica.
Senza la distrazione del colore, Domenico Ruggiero può concentrarsi interamente sul soggetto e sulle sensazioni evocate, creando una composizione raffinata che bilancia abilmente realtà e immaginazione.
La pittura morbida e le sfumature delicate del bianco consentono all’osservatore di provare intense emozioni che emergono senza la necessità dei colori.
In questo modo, il dipinto riesce a catturare l’essenza e l’atmosfera del passato, trasmettendo una profonda connessione emotiva che supera il semplice utilizzo del colore. L’opera diventa un veicolo attraverso il quale lo spettatore può immergersi completamente nell’epoca rievocata, sentendosi coinvolto emotivamente e intrappolato nella magia dell’interpretazione artistica.
Ettore RUGGIERO
Tratto da: “L’Arte della Fede – I Tesori Religiosi di Airola” (Artista, Domenico Ruggiero)