Mons. Ilario Roatta fu nominato Vescovo della Diocesi di Sant’Agata de’ Goti l’8 marzo del 1960 ed entrò solennemente nella nuova Diocesi il 26 maggio dello stesso anno; ricoprì tale importante incarico per ventidue anni fino al 1982.
Roatta aveva lasciato la diocesi di Norcia, cittadina umbra in provincia di Perugia, da lui tanto amata, in cui dal 1951 ricopriva il ruolo di Vescovo, per approdare nella Cattedrale di S. Agata dove S. Alfonso Maria de’ Liguori salì duecento anni prima.
“Eccomi, finalmente, in mezzo a voi, carissimi. Apro le mie braccia per aprire il mio cuore e salutarvi col bacio santo e con l’augurio di Cristo: Pace a voi !…”[1]
Queste furono le prime parole che il nuovo Vescovo di Sant’Agata De’ Goti Mons. Roatta pronunciò il 26 maggio del 1960.
Il 21 giugno dello stesso anno, in occasione del “Corpus Domini”, il nuovo Vescovo di Sant’Agata de’ Goti Mons. Ilario Roatta, scelse la cittadina di Airola per la sua prima uscita ufficiale.
Tutta la cittadina, senza distinzione di ceti e di classi, accolse con festa il suo nuovo Vescovo nella giornata della sacra visita pastorale.
Mons. Roatta dopo aver fatto il suo trionfale ingresso nel Capoluogo della Diocesi, cavalcando un cavallo bianco, riservò appunto la sua prima uscita ufficiale, per incontrarsi con un’altra parte cospicua del suo nuovo “gregge”, alla città di Airola dove arrivò nelle ore pomeridiane del 21 giugno.
Le strade e le piazze della città, rigurgitavano di gente, dai balconi pendevano arazzi e tappeti di ogni forma e di ogni colore.
Musica, arazzi e drappi ai balconi, striscioni multicolori inneggianti al nuovo Vescovo.
Il Clero, Autorità e una grande folla si riversò in piazza della Annunziata per acclamare e rendere omaggio di amore e di devozione al novello Pastore.
Mons. Roatta fu ricevuto in forma ufficiale dal Sindaco della città, Domenico Romano; dal Clero, con a capo il Rev.mo Arciprete don Alfonso Megna; dall’avvocato Felice Cerni, Consigliere Provinciale del Mandamento; dalla Giunta Comunale, quasi al completo; dal Pretore dott. Mario Pappa, accompagnato dal cancelliere Giovanni Gargiulo e dal Segretario generale del Comune dott. Angelo Pugliese.
Dopo una breve visita alla Basilica dell’Annunziata, si avviò verso la Chiesa Arcipretale di San Giorgio Martire, Protettore di Airola, preceduto da un lunghissimo ed interminabile corteo. Per ultimo incedeva, fiancheggiato dal Clero e seguito dalle Autorità e da una folla strabocchevole, l’Ecc.mo Presule che, dalla Cattedrale aveva portato il Santissimo Sacramento.
L’ombrello sul capo dell’Ecc.mo Officiante era retto dal Sindaco.
Il “Santissimo” era preceduto un continuo getto di fiori da parte della popolazione assiepata sui balconi.
In Piazza Vincenzo Lombardi il Vescovo Roatta, dall’alto di un balcone, parlò ai suoi diocesani, che gli aveva offerto una alta prova di attaccamento alla fede e alla religione, di Cristo, Re dei cuori e delle anime, con accenti lirici per la Madonna, Madre di Dio e Madre nostra.
Subito dopo ritornò in chiesa per poi recarsi in Municipio dove il Sindaco Romano gli portò il saluto della Civica Rappresentanza e di tutta la popolazione[2].
Fu un giorno memorabile per la città di Airola!
S.E. Mons. Ilario Roatta, con un sorriso ed una parola buona, riuscì a conquistare il cuore di tutti i presenti.
ETTORE RUGGIERO
[1] ROCCO LEUZZI, Ritratto di Mons. Ilario Roatta Vescovo, tratto da: “Mons, Ilario Roatta Vescovo”, a cura di Gianni De Masi, Morcone (BN) 2006, p. 26.
[2] Ad Airola. Il nuovo Vescovo Mons. Roatta in sacra visita pastorale, “Il Mattino”, 22 giugno 1960.